Anton Zoran Musich
Anton Zoran Mušič
Pittore e incisore sloveno, esponente della nuova Scuola di Parigi, 1909 – 2005. Dopo aver terminato gli studi all'Accademia dell'Arte di Zagabria nel 1934, Mušič comincia la sua carriera con lunghi viaggi (1935 - 1940). Nel novembre 1944 è deportato nel campo di concentramento di Dachau, dove riesce a ritrarre segretamente la vita del campo in circostanze estremamente difficili e pericolose.
Dopo la sua liberazione, avvenuta nel 1945, fa ritorno a Lubiana, e poi a Venezia, dove, nel settembre del 1949, sposa Ida Barbarigo Cadorin. Vince il premio Gualino alla Biennale del 1950. Nel 1951 gli è assegnato, il Premio Parigi, organizzato a Cortina d'Ampezzo dal Centro culturale italiano di Parigi.
Negli anni cinquanta trascorre un certo periodo a lavorare a Parigi. Nel 1956 e nel 1960 partecipa nuovamente alla Biennale. Una nuova serie di opere, databili tra il 1970 e il 1976, intitolata Noi non siamo gli ultimi, nelle quali l'artista trasforma il terrore e l'inferno della prigionia nel campo di concentramento di Dachau in documenti di una tragedia universale, ha un enorme successo.
La produzione di Zoran Mušič è in numerosissime esposizioni internazionali, e a tutt'oggi le sue opere sono conservate nei più importanti musei del mondo, principalmente in Italia, Slovenia, Francia, Spagna, Germania e Stati Uniti.